D’estate problemi dermatologici come macchie cutanee, melasma o cloasma diventano più evidenti. E altamente fastidiosi, sul piano estetico ma anche su quello psicologico. Ecco un vademecum per liberarsi di questi inestetismi che possono causare parecchio disagio, con consigli dermatologici da parte degli esperti e validi prodotti provati da noi.

In primavera e soprattutto in estate l’aumento dell’esposizione ai raggi ultravioletti può causare macchie solari cutanee che creano disagio, quindi percepite come problema non soltanto sul piano estetico ma anche su quello psicologico. Ad esempio il melasma e il cloasma (quest’ultimo riguardante la gravidanza, infatti definito anche come “maschera gravidica”) sono veri e propri flagelli epidermici.

Il problema che sta alla base delle macchie solari è una scorretta percezione dell’abbronzatura. Benché la nostra società la ritenga qualcosa di esteticamente piacevole e addirittura uno status symbol, richiedendola quindi a gran voce, in realtà l’abbronzatura è un campanello d’allarme. Si tratta dell’arma di difesa che il nostro corpo sfodera per proteggere la pelle dai raggi solari. Quindi abbronzarsi significa in qualche modo avere l’organismo in uno stato di allerta, in codice rosso.

– Perché si formano le macchie solari

“Le macchie solari si formano per una proliferazione anomala di melanociti e riconoscono diverse cause. Le lentigo solari sono secondarie al danno solare cronico. Il melasma invece è il risultato di una serie di fattori concomitanti quali l’esposizione solare, squilibri ormonali, assunzione di pillola contraccettiva, gravidanza eccetera”, spiega al Corriere della Sera la Dottoressa Ramona Zanniello, Specialista in Dermatologia e Venereologia (che lavora presso gli studi Bios Euclide e Studio MedicoM a Roma e presso la Clinica Marciano a Formia, in provincia di Latina).

– Come prevenire le macchie solari

Per prevenire le macchie solari vi diremo una cosa che si rivela lapalissiana: evitare il sole è la prima soluzione. Però non si può chiaramente vivere come vampiri, anche perché ne va della salute visto che l’esposizione al sole è fondamentale (basti pensare alla vitamina D). Quindi non bisognerà eliminare il sole dalla propria vita, anzi, ma diventerà assolutamente necessaria la protezione solare. “È fondamentale applicare un’adeguata protezione solare in base al proprio fototipo in tutte le stagioni dell’anno, non solo in estate. Inoltre è importante seguire un’adeguata skincare domiciliare quotidiana per trattare le macchie già presenti e prevenire la comparsa di nuove macchie”, illustra la dottoressa Ramona Zanniello.

– Creme solari: meglio i filtri chimici o fisici?

Partendo dal presupposto che la crema solare è l’unica vera amica della pelle (e per la pelle) che ciascuno di noi possa avere, a prescindere dalle macchie, bisogna scegliere se utilizzare filtri chimici oppure filtri fisici. “Sia i filtri chimici sia quelli fisici sono ugualmente efficaci nella protezione dal danno solare. Il vantaggio dei filtri fisici è che possono essere usati senza problemi da persone con pelle particolarmente sensibile o allergica, anche se rispetto a quelli chimici risultano più antiestetici perché tendono a formare una leggera patina bianca sulla cute”, spiega al Corriere l’esperta in dermatologia.

Per quanto riguarda la consistenza della crema solare, aggiunge che tutte le formulazioni sono adeguate valide, quindi via libera per quanto riguarda il latte, la pomata, la mousse e lo stick. “Basta scegliere prodotti di comprovata qualità e adatti al proprio fototipo”.

– Il fondotinta minerale in polvere

Esistono diverse scuole di pensiero riguardo il trattamento di macchie cutanee di tipo melasma. Negli ultimi tempi il bio sta diventando una tale filosofia di vita che, anche nel trattamento di macchie solari, si rivela la scelta prediletta di alcuni. Chi preferisce un tipo di prevenzione totalmente naturale, soft e biologica spesso utilizza fondotinta minerali in polvere al posto della crema solare, affidandosi alle proprietà fotoriflettenti degli ingredienti contenuti (che dovrebbero essere in grado di schermare i raggi solari). Tuttavia gli esperti avvertono che non si possono sostituire alla protezione solare.

“Il fondotinta minerale di per sé, se non ha un fattore di protezione solare all’interno, non permette una fotoprotezione adeguata. In spiaggia si deve sempre applicare la protezione solare ed eventualmente poi un fondotinta minerale. Oggi però esistono in commercio molti fondotinta minerali con incluso il fattore di protezione SPF 50+, che consentono quindi con un unico prodotto di avere l’effetto protettivo dal sole e l’effetto estetico di camouflage”, aggiunge la dottoressa Zanniello.

– Come prevenire e trattare il melasma

Tra le tipologie di macchie solari meno tollerate, sul piano estetico, il melasma (o cloasma in caso si parli di melasma in concomitanza con una gravidanza) sale sul podio. Le ragioni riguardano soprattutto la localizzazione delle macchie, concentrate sulla fronte, sugli zigomi, sulle guance e sopra il labbro superiore. Quest’ultima è la macchia più temuta, specialmente dalle donne (ricordiamo inoltre che il cloasma è chiaramente un problema che riguarda soltanto le donne, essendo legato alla gravidanza, ma che anche il melasma ha un incidenza maggiore sul gentil sesso).

In caso di melasma bisogna utilizzare fotoprotezioni solari con SPF 50+, da rinnovare ogni 2-3 ore in tutte le stagioni dell’anno. In commercio esistono delle formulazioni specifiche con sostanze che prevengono la formazione delle macchie. Utile anche l’utilizzo di un cappello che schermi ulteriormente l’azione dannosa dei raggi solari sul volto“, consiglia la dermatologa.

– Integratori orali per prevenire e combattere le macchie

Oltre alle creme e a protezioni quali cappello, visiere (e in generale la più potente, ossia l’ombra…), esistono in commercio molti integratori da assumere per bocca per ovviare al problema. “La fotoprotezione orale è un prezioso alleato per le macchie cutanee. In particolare prodotti a base di vitamina C, vitamina A, vitamina E, resveratrolo, zinco, selenio, Polypodium Leucotomos, tutti potenti antiossidanti che proteggono la pelle dall’azione dannosa dei raggi UV. Importante ricordare che la fotoprotezione orale si affianca sempre alla fotoprotezione cutanea e non la sostituisce“, avverte la dottoressa Ramona Zanniello.

– Come trattare le macchie solari superficiali

Ci sono macchie solari e macchie solari, nel senso che ne esistono di superficiali e di più profonde, queste ultime maggiormente radicate nel derma. E chiaramente più difficili da fare sparire. Per quanto riguarda una macchia solare recente e poco profonda (la cui profondità potrà essere valutata soltanto da un dermatologo, che la esaminerà con strumenti adatti quali la lampada di Wood), i trattamenti richiesti saranno meno invasivi. Per questo tipo di inestetismo cutaneo, basteranno ingredienti esfolianti e depigmentanti da applicare a casa.

Le macchie superficiali possono essere trattate con prodotti depigmentanti domiciliari a base di idrossiresveratrolo che inibisce la sintesi di melanina oppure alfa idrossiacidi quali l’acido glicolico e l’acido mandelico a basse concentrazioni. Personalmente in estate non consiglio mai l’utilizzo di questi prodotti, per il rischio di fotosensibilizzazione. Basterà utilizzare solo una specifica protezione solare in modo corretto. Per una maggiore azione curativa e preventiva delle macchie è bene affidarsi al Dermatologo ed eseguire nella stagione autunnale/invernale cicli di peeling in ambulatorio a base di alfa idrossiacidi a più elevate concentrazioni“, spiega la specialista.

– Trattare il melasma tempestivamente

Benché alcune persone ritengano il “non fare niente” la migliore soluzione al melasma, i dermatologi non sono dello stesso parere. Sempre per chi opta per un approccio bio al problema, si nota una tendenza a non trattarlo. Essendo il melasma un’infiammazione dei melanociti, la cura potrebbe infatti essere aspettare che le cellule si disinfiammino da sole, senza stressare ulteriormente la pelle con creme o trattamenti. Tuttavia il fatto che il melasma con il tempo regredisca e sparisca da sé è purtroppo solo un miraggio.

Il melasma è una patologia insidiosa che va trattata prima possibile appena si nota la comparsa delle macchie. Oggi esistono dei trattamenti medici molto efficaci a base di un mix di vari acidi che devono essere eseguiti dal Dermatologo in ambulatorio. Il melasma si può trattare con ottimi risultati, ma è fondamentale che la persona applichi successivamente sempre la protezione solare per impedire la ricomparsa del melasma. Eseguendo regolari cicli di trattamento e seguendo tutte le indicazioni prescritte dal Dermatologo di fiducia, il melasma si può curare e tenere perfettamente sotto controllo”, conclude la dottoressa Ramona Zanniello.

Macchie solari: prodotti per prevenirle, curarle e trattarle

Dopo la guida che, grazie ai consigli degli specialisti in dermatologia, ci insegna a prevenire, curare e trattare le macchie solari, veniamo ora ad alcuni alleati della pelle omogenea.

L’articolo completo lo trovate a questo link

Macchie della pelle

CHE COS’E’ L’EPILAZIONE LASER DEFINITIVA?

Per epilazione definitiva si intende un procedimento attuato sui peli presenti che non è definitivo e permanente, ma prolungato nel tempo. Puo’ necessitare di trattamenti di mantenimento. I risultati consistono in una riduzione dei peli del 70-80%, mentre il rimanente 20-30% si trasforma in sottile peluria.

QUAL E’ IL MECCANISMO D’AZIONE DEL LASER SUI PELI?

Il meccanismo che determina la caduta e/o l’assottigliamento dei peli è determinato dall’aumento di temperatura a livello del bulbo che, così danneggiato, perde la sua vitalità.

L’azione della luce laser non si esplica su tutti i bulbi piliferi, ma solo su quelli in fase anagen (ossia di crescita).

E’ necessario ripetere il trattamento nel corso del tempo affinchè possa essere trattato il maggior numero di peli in fase anagen. L’efficacia dipende anche dalla profondità e dall’angolazione del pelo, variabili a seconda delle zone e del tipo costituzionale.

QUANTE SEDUTE SONO NECESSARIE?

Un numero variabile di sedute (da 5 a 8), seguite da 1 o 2 sedute di mantenimento annuali. L’alterazione della vitalità del bulbo pilifero si apprezzerà sin dalle prime sedute che saranno distanziate da intervalli minimi di 30-45 giorni.

E’ UN TRATTAMENTO DOLOROSO?

Assolutamente no. Il manipolo del laser Nd: YAG è collegato ad un sistema di aria fredda che permette di non avvertire alcun dolore né fastidio durante tutta la procedura. E’ una modalità di epilazione laser definitiva indolore ed efficace.

QUALI SONO LE PRINCIPALI CONTROINDICAZIONI?

-Uso di farmaci fotosensibilizzanti o immunosoppressivi  

-Gravidanza e allattamento

-Infiammazioni o infezioni batteriche o micotiche della zona da trattare

-Ipersensibilità a sorgenti luminose

 E GLI EFFETTI COLLATERALI?

I rischi e gli effetti collaterali dell’epilazione laser definitiva si verificano tra l’1% e il 3% dei casi e consistono principalmente in:

– Inefficacia del trattamento

– Iper o ipopigmentazione della zona trattata

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L’acne è sicuramente una di quelle patologie molto diffuse e per cui ci si chiede spesso se esiste una cura efficace.

Prima di parlare della sua cura cerchiamo innanzitutto di capire di cosa stiamo parlando.

L’acne è una patologia molto comune, che interessa prevalentemente gli adolescenti. Sono sempre più frequenti i casi di “acne tardiva”, con insorgenza dopo i 25-30 anni , spesso anche dopo la menopausa.

Esistono diversi tipi di acne. L’ acne comedonica è caratterizzata dalla presenza di “punti neri” e non richiede terapie farmacologiche particolari, ma solo l’utilizzo di dermocosmetici quali detergenti, seboregolatori e cheratolitici.

Esiste poi una forma di acne papulo-pustolosa caratterizzata da lesioni più infiammatorie e dolorose. In base alla sua gravità richiede un trattamento farmacologico specifico. Solitamente per le forme lievi-moderate è sufficiente l’utilizzo di terapie locali cutanee. Solo nelle forme più gravi e resistenti alla terapia locale si ricorre all’utilizzo di antibiotici orali .

La forma più grave di acne è la forma nodulo cistica. Si tratta di una forma caratterizzata dalla presenza di numerose lesioni cistiche-nodulari e lesioni infiammatorie del volto e tronco. La terapia è l’ Isotretinoina orale, farmaco efficace ma che deve essere scrupolosamente gestito dal dermatologo.

Una corretta diagnosi da parte del dermatologo è fondamentale per l’impostazione di una cura efficace e per la gestione globale dell’acne che, se non curata adeguatamente, può lasciare antiestetici esiti cicatriziali .

La Mappatura nei o Epiluminescenza digitale è un esame che non richiede alcuna preparazione da parte del paziente, della durata di circa 30-45 minuti.

Fondamentale per la prevenzione del melanoma in soggetti a rischio, ovvero le persone con più di 50 nei, carnagione e capelli chiari e in quelle con familiarità per melanoma. Può anche essere utile per seguire nel tempo nei atipici.

La Mappatura nei o Epiluminescenza digitale può essere eseguita con un apparecchio fisso o portatile. Consente l’acquisizione e la registrazione dei nei del paziente in un software dedicato, che permette ad una successiva visita di poter confrontare le immagini.

Prevede l’utilizzo di una telecamera che collegata a un computer trasmette immagini e permette di salvare, con opportuni sistemi computerizzati, le fotografie delle lesioni.

Grazie a questa metodica, il dermatologo può esaminare il reticolo pigmentario, la distribuzione della melanina e i vasi sanguigni della macchia, migliorando la capacità di individuare le lesioni sospette, che andranno sottoposte, poi, ad esame istologico.

Il melanoma è un tumore cutaneo maligno, la cui incidenza è in continua crescita.

Per una diagnosi precoce del melanoma è indispensabile monitorare l’evoluzione nel tempo di lesioni sospette e intervenire, qualora necessario, il prima possibile.

La visita dermatologica è fondamentale per identificare precocemente il melanoma. È documentato che le persone con melanoma diagnosticato precocemente sopravvivono a 5 anni nel 99% dei casi, mentre se sono portatori di melanoma in fase avanzata sopravvivono solo nel 20% dei casi. Il dermatologo attraverso l’esame clinico e dermoscopico è in grado di diagnosticare in fase precoce il melanoma.

Ecco i miei strumenti di lavoro. Oggi si inizia dalla mappatura dei nei con videodermatoscopia.Buon inizio settimana a…

Pubblicato da Dott.ssa Ramona Zanniello – Dermatologa su Lunedì 3 febbraio 2020
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